Chi è l’organo con funzione di supervisione strategica

Il direttore generale, in qualità di vertice della struttura interna, assume un ruolo di grande responsabilità all’interno dell’azienda. Egli partecipa attivamente alla funzione di gestione, prendendo decisioni strategiche e dirigendo le attività dell’organizzazione nel loro complesso.

Inoltre, il direttore generale svolge anche la funzione di supervisione strategica, che consiste nel monitorare costantemente l’andamento dell’azienda, analizzando i dati finanziari, valutando l’efficacia delle strategie adottate e individuando eventuali aree di miglioramento. Questo ruolo di supervisione strategica è fondamentale per garantire il successo e la crescita dell’impresa nel lungo termine.

È importante sottolineare che la funzione di supervisione strategica e quella di gestione sono strettamente interconnesse e complementari. Entrambe riguardano la gestione dell’impresa nel suo complesso e possono essere svolte dallo stesso organo aziendale, ovvero il direttore generale. Questo permette di avere una visione globale dell’azienda e di garantire una gestione efficace e coerente con gli obiettivi strategici dell’impresa.

Che cosa si intende per corporate governance?

La locuzione “governo d’impresa” o “governo societario”, conosciuta anche come “corporate governance” in lingua inglese e comunemente chiamata “governance”, rappresenta un concetto che riguarda l’organizzazione e l’amministrazione di una società o di un’organizzazione, sia essa pubblica o privata. Essa si basa su un insieme di regole e norme a vari livelli, come leggi, regolamenti, direttive, che stabiliscono le procedure e i meccanismi di gestione e di direzione dell’ente. In altre parole, il governo d’impresa definisce le responsabilità e i compiti dei diversi attori all’interno dell’organizzazione, come i dirigenti, gli amministratori, i soci e gli azionisti, al fine di garantire una gestione trasparente, efficace e responsabile.

Questo tipo di governance si occupa di temi cruciali come la definizione degli obiettivi strategici dell’azienda, la valutazione e il monitoraggio delle performance, l’allocazione delle risorse, il rispetto delle normative e delle regole etiche, la tutela degli interessi degli azionisti e degli stakeholder, nonché la comunicazione e la divulgazione delle informazioni finanziarie e non finanziarie.

In sintesi, il governo d’impresa delinea le regole del gioco interne all’organizzazione, al fine di garantire una gestione e una direzione responsabile, equilibrata e in grado di creare valore a lungo termine per l’azienda e per tutti gli attori coinvolti.

Cosa vuol dire sistema di governance di una banca?

All’interno dell’ordinamento italiano, le società possono scegliere tra tre opzioni di governance che definiscono la struttura organizzativa e decisionale dell’azienda. Il primo sistema è quello tradizionale, che si basa sulla presenza di un Consiglio di Amministrazione e di un Collegio Sindacale. Il Consiglio di Amministrazione è responsabile delle decisioni amministrative e gestionali dell’azienda, mentre il Collegio Sindacale ha il compito di controllare le attività svolte dall’amministrazione. Entrambi gli organi sono nominati dall’assemblea degli azionisti.

Cos’è un comitato Endoconsiliare?

Il Comitato Remunerazioni è un organo all’interno di un’organizzazione o di un’azienda, composto da membri esperti e competenti nel campo delle politiche di remunerazione. Il suo principale compito è quello di fornire consulenza e istruzioni riguardo alle politiche e alle procedure di remunerazione all’interno dell’organizzazione.

Questo comitato si occupa di diverse questioni inerenti alla remunerazione, come la determinazione dei compensi per le posizioni apicali all’interno dell’organizzazione, la valutazione e l’approvazione dei piani di incentivazione e fidelizzazione per i dipendenti, nonché la revisione e l’aggiornamento delle politiche di remunerazione esistenti.

Inoltre, il Comitato Remunerazioni svolge un ruolo cruciale nel garantire un equilibrio adeguato tra i compensi offerti e le performance dei dipendenti, assicurando che gli incentivi e i sistemi di remunerazione siano in linea con gli obiettivi strategici dell’organizzazione.

Attraverso le sue funzioni consultive e istruttorie, il Comitato Remunerazioni fornisce un’importante guida e supporto ai dirigenti e ai responsabili delle risorse umane nell’elaborazione e nell’implementazione di politiche di remunerazione competitive e motivate, al fine di attrarre e trattenere talenti di alto livello all’interno dell’organizzazione.

A cosa serve la governance?

Il sistema di governance di un’azienda è un insieme di processi, regole e strutture che mirano a gestire e guidare la creazione di valore all’interno dell’organizzazione. Questo sistema è progettato per soddisfare le aspettative di diverse parti interessate, come azionisti, dipendenti, clienti, fornitori e comunità. La governance non riguarda solo l’azione di governo, ovvero le decisioni prese dai dirigenti e dai consigli di amministrazione, ma anche la direzione e il controllo di tutte le attività aziendali. Questo include la definizione degli obiettivi aziendali, la pianificazione strategica, l’allocazione delle risorse, il monitoraggio delle performance, la gestione dei rischi e l’assicurazione della conformità alle normative. In sostanza, il sistema di governance svolge un ruolo fondamentale nel garantire che l’azienda operi in modo etico, trasparente ed efficiente, al fine di massimizzare il valore per tutte le parti interessate coinvolte.

Domande correlate

Quali sono i tre modelli di governance delle società pubbliche?

A partire dal 2004, l’ordinamento italiano ha introdotto la possibilità per le società di adottare tre diversi modelli di governance, offrendo loro una scelta più ampia rispetto al passato. Questi tre modelli sono il modello tradizionale, il modello monistico e il modello dualistico.

Il modello tradizionale, che era il sistema predominante prima del 2004, prevede una struttura di governance in cui il potere decisionale è suddiviso tra l’assemblea degli azionisti, il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale. In questo modello, il consiglio di amministrazione è composto da amministratori esecutivi e non esecutivi, con il presidente del consiglio di amministrazione che svolge un ruolo di coordinamento.

Il modello monistico, invece, prevede una struttura di governance in cui il potere decisionale è concentrato in un unico organo, chiamato consiglio di amministrazione. In questo modello, il consiglio di amministrazione è composto da amministratori esecutivi e non esecutivi, con un presidente che assume un ruolo di coordinamento e rappresentanza dell’azienda.

Infine, il modello dualistico prevede una struttura di governance in cui il potere decisionale è diviso tra due organi separati: il consiglio di sorveglianza e il consiglio di gestione. Il consiglio di sorveglianza ha il compito di supervisionare le attività del consiglio di gestione, mentre quest’ultimo si occupa della gestione operativa dell’azienda.

L’introduzione di questi tre modelli di governance ha offerto alle società italiane la possibilità di scegliere la struttura che meglio si adatta alle loro esigenze e alle caratteristiche del loro settore di attività.

Che cos’è il corporate?

In campo finanziario, una società per azioni o di capitali, anche nota come corporation, è un’entità legale che viene costituita per svolgere attività commerciali. Questa forma di organizzazione aziendale è caratterizzata da una struttura organizzativa che regola e distribuisce i poteri ai vertici aziendali, al fine di governare efficacemente la società. La governance aziendale è un aspetto fondamentale per garantire la gestione corretta e responsabile dell’azienda, prevedendo meccanismi di controllo e decisione che coinvolgono i vari livelli gerarchici.

Cosa si intende per corporate identity?

L’identità societaria, nota anche come corporate identity, comprende tutti gli aspetti che definiscono l’immagine di un’azienda e la distinguono dalle altre. Questa identità può riguardare principalmente l’immagine che l’azienda cerca di proiettare verso il pubblico, ma può anche includere l’immagine che l’azienda stessa cerca di trasmettere ai propri dipendenti.

L’identità societaria non si limita solo al logo e all’aspetto visivo dell’azienda, ma coinvolge anche i valori, la missione e la visione dell’azienda, nonché la sua cultura organizzativa. Questi elementi contribuiscono a creare un’immagine coerente e riconoscibile per l’azienda, che può essere utilizzata per distinguersi dai concorrenti e creare un legame emotivo con il pubblico.

Inoltre, l’identità societaria può influenzare anche i comportamenti e le azioni dell’azienda, sia interne che esterne. Ad esempio, può guidare le decisioni di marketing, le politiche di responsabilità sociale d’impresa e le relazioni con i clienti e gli stakeholder.

In sintesi, l’identità societaria è un insieme complesso di elementi che definiscono l’immagine e la personalità di un’azienda, influenzando la percezione del pubblico e la relazione con i propri dipendenti.

Cosa si intende per corporate banking?

Il corporate banking è un settore che si occupa di fornire una vasta gamma di servizi finanziari alle imprese. Questi servizi comprendono sia quelli tradizionali, come prestiti e linee di credito, sia quelli più innovativi, come consulenza finanziaria e gestione degli investimenti. L’obiettivo del corporate banking è quello di aiutare le aziende a gestire in modo efficace le loro esigenze finanziarie, assicurando che abbiano la liquidità necessaria per sostenere le loro attività. Questo può includere la gestione dei flussi di cassa, l’ottimizzazione delle strategie di finanziamento e la gestione dei rischi finanziari. Il corporate banking svolge un ruolo fondamentale nel garantire che le aziende mantengano una solida posizione finanziaria e possano investire e crescere in modo sostenibile nel tempo.

Cosa contiene un manuale di corporate identity?

La corporate identity si basa principalmente sull’utilizzo di elementi visivi distintivi che rappresentano l’azienda, come ad esempio il logo, gli slogan e i colori istituzionali. Questi elementi sono presenti in diversi strumenti di comunicazione, come i biglietti da visita, il packaging dei prodotti e la grafica dei siti web. Oltre agli aspetti visivi, la corporate identity coinvolge anche le comunicazioni scritte, come i comunicati stampa e le brochure, che devono rispecchiare l’immagine e i valori dell’azienda. In questo modo, la corporate identity contribuisce a creare una coerenza e una riconoscibilità per l’azienda sia internamente che esternamente.

Quali modelli di governance conosci?

A partire dal 2004, in Italia è stata introdotta una nuova normativa che permette alle società di adottare diversi modelli di governance, offrendo loro una maggiore flessibilità e possibilità di scelta. In particolare, le società possono optare per tre modelli di governance: il modello tradizionale, il modello monistico e il modello dualistico.

Il modello tradizionale è quello più comunemente utilizzato e prevede un consiglio di amministrazione composto da amministratori che hanno il compito di gestire la società e prendere decisioni. Questo modello si basa sul principio dell’unità di governo e controllo, in cui il consiglio di amministrazione è responsabile sia della gestione che del controllo della società.

Il modello monistico, invece, prevede la creazione di un consiglio di sorveglianza, composto da membri indipendenti che hanno il compito di supervisionare le attività del consiglio di amministrazione. Questo modello si basa sul principio della separazione tra organi di gestione e organi di controllo, con l’obiettivo di garantire una maggiore trasparenza e responsabilità nella gestione della società.

Infine, il modello dualistico prevede la creazione di due organi separati: un consiglio di amministrazione e un consiglio di sorveglianza. Il consiglio di amministrazione ha il compito di gestire la società, mentre il consiglio di sorveglianza ha il ruolo di controllare le attività del consiglio di amministrazione. Questo modello si basa sul principio della separazione totale tra organi di gestione e organi di controllo, con l’obiettivo di garantire una maggiore indipendenza e controllo nella gestione delle società.

Cosa vuol dire sistema monistico?

Il sistema monistico, noto anche come “one-tier system” in inglese, è un modello di gestione e controllo utilizzato dalle società per azioni e altre tipologie di società che si basa sulla struttura delle società per azioni. Questo sistema si distingue per la presenza di un solo organo decisionale e di controllo, ovvero il consiglio di amministrazione, che viene eletto dai soci durante l’assemblea generale.

Nel sistema monistico, il consiglio di amministrazione ha il compito di prendere le decisioni strategiche e di gestione dell’azienda, garantendo la sua corretta amministrazione. Questo organo è responsabile della nomina e della supervisione degli amministratori delegati e degli altri dirigenti aziendali, nonché della valutazione e del controllo delle performance dell’azienda.

Inoltre, il sistema monistico prevede la partecipazione dei rappresentanti dei dipendenti nel consiglio di amministrazione, al fine di garantire una maggiore rappresentatività e un equilibrio di interessi all’interno dell’azienda. Questi rappresentanti, eletti dai lavoratori o designati dai sindacati, hanno il compito di tutelare gli interessi dei dipendenti e di contribuire alle decisioni aziendali.

In sintesi, il sistema monistico è un modello di gestione e controllo delle società caratterizzato dalla presenza di un solo organo decisionale, il consiglio di amministrazione, che si occupa delle decisioni strategiche e di gestione dell’azienda, garantendo una corretta amministrazione e coinvolgendo anche i rappresentanti dei dipendenti.

Come si traduce governance?

“modo di governo, conduzione, direzione”), il termine “governance” viene utilizzato anche in italiano al femminile. Nel contesto aziendale, si riferisce al modo in cui un’impresa è gestita e guidata, includendo lo stile di leadership, il sistema decisionale e le pratiche di controllo. La corporate governance, ad esempio, riguarda le regole e le strutture che disciplinano le responsabilità dei dirigenti e dei consigli di amministrazione, al fine di garantire la trasparenza, l’accountability e il rispetto degli interessi degli azionisti e delle parti interessate. In generale, il concetto di governance può essere applicato a qualsiasi organizzazione o istituzione, pubblica o privata, per indicare come viene organizzata, gestita e controllata.

Perché è importante la governance aziendale?

Quando la Governance aziendale è virtuosa, significa che l’azienda è gestita in modo efficace, efficiente e responsabile. Ciò comporta una serie di vantaggi che contribuiscono ad aumentare il valore dell’azienda nel tempo.

Innanzitutto, una buona Governance permette di prendere decisioni strategiche informate e ben ponderate, basate su un’analisi approfondita delle informazioni disponibili. Ciò consente all’azienda di individuare opportunità di crescita, di affrontare le sfide del mercato e di adattarsi ai cambiamenti dell’ambiente competitivo in modo tempestivo ed efficace.

Una Governance virtuosa implica anche una chiara definizione dei ruoli e delle responsabilità all’interno dell’azienda, garantendo una corretta attribuzione delle competenze e una distribuzione equa dei compiti. Ciò favorisce la collaborazione e la coesione tra i membri del team, promuovendo un ambiente di lavoro armonioso e motivante.

Inoltre, una Governance efficace si traduce in trasparenza e responsabilità nella gestione delle risorse finanziarie e dei processi decisionali. Questo crea fiducia tra gli investitori, i creditori e gli altri stakeholder dell’azienda, aumentando la sua reputazione e la sua capacità di attrarre investimenti e partner commerciali.

Infine, una Governance virtuosa fornisce un quadro di valutazione delle prestazioni e un sistema di controllo interno adeguato. Ciò permette di monitorare regolarmente le performance economiche e finanziarie dell’azienda, individuando eventuali deviazioni rispetto agli obiettivi prefissati e adottando le misure correttive necessarie. Questo contribuisce a garantire una gestione responsabile e a lungo termine, proteggendo il valore dell’azienda nel tempo.

In conclusione, una Governance virtuosa costituisce un valore aggiunto per l’azienda, poiché permette di garantire una performance economica sostenibile nel medio-lungo termine, mantenendo un alto livello di trasparenza, responsabilità e controllo interno.

Che cos’è la governance europea?

La “governance europea” è un concetto che si riferisce alla struttura e al funzionamento delle istituzioni e dei processi decisionali dell’Unione Europea. Essa comprende un insieme di regole, procedure e pratiche che stabiliscono come vengono esercitati i poteri all’interno dell’UE.

L’obiettivo principale della governance europea è di rafforzare la democrazia a livello europeo, garantendo che le decisioni siano prese in modo trasparente, responsabile e partecipativo. Ciò significa coinvolgere i cittadini, gli stakeholder e le parti interessate nel processo decisionale, in modo da assicurare che le politiche dell’UE rispondano alle esigenze e alle aspettative di tutti gli europei.

La governance europea mira anche a creare un sistema di governo più efficace ed efficiente all’interno dell’UE. Ciò implica l’adozione di meccanismi di coordinamento e cooperazione tra gli Stati membri, le istituzioni europee e le organizzazioni della società civile. In questo modo, si cerca di evitare duplicazioni, sovrapposizioni e conflitti tra le politiche e le azioni dei diversi attori europei.

Inoltre, la governance europea si propone di riavvicinare i cittadini alle istituzioni europee, migliorando la legittimità e la fiducia nell’UE. Ciò si realizza attraverso una maggiore trasparenza delle decisioni, una migliore comunicazione delle politiche e un coinvolgimento attivo dei cittadini nella vita democratica dell’Unione.

In sintesi, la governance europea rappresenta un approccio integrato e partecipativo alla gestione dei poteri all’interno dell’UE, che mira a rafforzare la democrazia, migliorare l’efficienza e coinvolgere i cittadini nel processo decisionale europeo.

Cosa significa governance duale?

La governance duale, o dualistica, è un sistema di governance aziendale che si differenzia dal sistema tradizionale utilizzato in Italia. Essa si basa sulla separazione delle funzioni decisionali tra un consiglio di amministrazione (board of directors) e un consiglio di sorveglianza (supervisory board). Questo modello è ancora poco diffuso in Italia, ma è considerato particolarmente adatto per le banche e le compagnie assicurative.

Nel sistema dualistico, il consiglio di amministrazione ha il compito di gestire le attività quotidiane dell’azienda, prendere decisioni operative e definire le strategie aziendali. Il consiglio di sorveglianza, invece, ha il compito di supervisionare l’operato del consiglio di amministrazione, garantendo la trasparenza delle decisioni e proteggendo gli interessi degli azionisti.

Questa separazione delle funzioni decisionali è considerata vantaggiosa perché permette una maggiore indipendenza e imparzialità nella gestione dell’azienda. Inoltre, il consiglio di sorveglianza è composto da membri esterni all’azienda, che possono apportare una visione più oggettiva e indipendente nelle decisioni aziendali.

Il modello dualistico è particolarmente adatto per le banche e le compagnie assicurative, in quanto queste industrie sono soggette a una regolamentazione più rigida e richiedono una maggiore trasparenza nella gestione dei rischi finanziari. La presenza di un consiglio di sorveglianza indipendente può contribuire a garantire un controllo più efficace e una maggiore protezione degli interessi degli azionisti e dei clienti.

Cosa contiene un Brand Manual?

Il brand manual è un documento essenziale che fornisce dettagliate direttive e istruzioni pratiche per garantire l’integrità e il riconoscimento del marchio su tutti i canali di comunicazione. Questo manuale viene creato con l’obiettivo di mantenere una coerenza visiva e di messaggi, assicurando che la personalità e i valori del brand siano adeguatamente rappresentati in ogni contesto di comunicazione.

Un esempio concreto di come il brand manual opera è rappresentato da un estratto che riporto qui di seguito. Questo estratto sottolinea la rigidità delle linee guida del marchio, ma allo stesso tempo evidenzia l’utilità pratica e la necessità di seguire tali indicazioni per ottenere una comunicazione efficace ed uniforme.

“Esempio di estratto dal brand manual:

  • Logo: Il logo del marchio deve essere sempre posizionato nella parte superiore del materiale di comunicazione, in modo prominente e ben visibile. Non è consentito apportare modifiche al logo, come cambiamenti di colore o di forma, senza un’approvazione preventiva. Inoltre, il logo non deve essere ridimensionato o distorto in alcun modo.
  • Colori: I colori primari del marchio sono il blu e il bianco. Devono essere utilizzati in modo coerente e fedele alle specifiche fornite nel brand manual. Altri colori possono essere utilizzati solo in accordo con le indicazioni fornite.
  • Tipografia: La tipografia utilizzata per il marchio è Arial. È importante utilizzare i corretti stili e dimensioni del carattere per garantire una coerenza nella comunicazione visiva del brand.
  • Tonality: Il tono di voce del marchio deve essere sempre professionale, accattivante e coerente con i valori del brand. È importante evitare linguaggio offensivo o eccessivamente informale, mantenendo una comunicazione che rispecchi l’immagine e l’identità del marchio.”

Questo estratto evidenzia come il brand manual definisca regole precise per la corretta utilizzazione del logo, dei colori, della tipografia e del tono di voce del marchio. Seguire queste direttive aiuta a garantire una comunicazione uniforme e coerente, che contribuisce a consolidare l’immagine e la riconoscibilità del marchio in ogni ambito di comunicazione.

Quali sono i contenuti del Brand Manual?

Il processo di sviluppo del manuale inizia con la definizione dettagliata delle specifiche del logo. Questo comprende il disegno del logo, con un’attenzione particolare alla posizione degli elementi, agli spazi vuoti, ai colori utilizzati e alle distanze relative tra i vari elementi.

Successivamente, vengono definite le specifiche dei colori da utilizzare nel manuale. Questo include la scelta dei colori primari e dei colori complementari, insieme a qualsiasi gradazione o tonalità specifica che possa essere richiesta.

La scelta del font e della tipografia è un altro aspetto importante nella creazione del manuale. Viene deciso quale font utilizzare per i titoli, i sottotitoli e il testo principale, così come eventuali varianti o alternative di carattere che possono essere utilizzate.

Le immagini sono un elemento essenziale nel manuale e vengono selezionate in base al loro scopo e alla loro rilevanza per il contenuto del manuale. Possono essere incluse fotografie, grafici, illustrazioni o qualsiasi altro tipo di immagine che possa aiutare a comunicare il messaggio in modo efficace.

Infine, vengono definite le diverse applicazioni del manuale. Questo può includere l’uso del manuale su diversi supporti, come stampa, web o applicazioni mobili, e le specifiche relative a ciascuna di queste piattaforme.

In sintesi, lo sviluppo del manuale comporta una dettagliata definizione delle specifiche del logo, la scelta dei colori, del font e della tipografia, la selezione delle immagini e la definizione delle diverse applicazioni del manuale.

Come si fa un Brand Manual?

Per creare un Brand Manual, è fondamentale iniziare raccontando il brand. Ciò significa esplorare la sua storia, i suoi valori, la sua missione e la sua visione. Questo aiuta a definire l’identità e la personalità dell’azienda.

Successivamente, è essenziale concentrarsi sul logo, che rappresenta il punto di partenza dell’identità aziendale. Il Brand Manual dovrebbe includere linee guida precise su come utilizzare correttamente il logo, includendo versioni diverse, come ad esempio il logo principale e le varianti per diversi utilizzi.

La scelta della palette di colori è un altro aspetto cruciale. Il Brand Manual dovrebbe specificare i colori primari e secondari da utilizzare nelle comunicazioni aziendali, fornendo anche indicazioni su come combinare i colori in modo armonioso.

La selezione dei font è altrettanto importante e dovrebbe essere affrontata nel Brand Manual. Questo documento dovrebbe indicare i font specifici da utilizzare per i diversi tipi di testo, come titoli, sottotitoli e corpo del testo, assicurandosi che siano coerenti con l’immagine del brand.

Una delle sezioni cruciali del Brand Manual riguarda l’impostazione del tono di voce. Questo definisce lo stile di scrittura e il modo in cui l’azienda comunica con il suo pubblico. Il documento dovrebbe includere linee guida sulle parole e il linguaggio da utilizzare, adattandoli in base al tono desiderato, che può essere formale, informale, professionale, amichevole, etc.

Nel Brand Manual è importante anche stabilire la tipologia di immagini da utilizzare nelle comunicazioni aziendali. Questo può includere fotografie, illustrazioni, grafiche, ecc. Il documento dovrebbe fornire indicazioni precise su come selezionare e utilizzare queste immagini, assicurandosi che siano coerenti con l’identità del brand.

Individuare i propri elementi grafici distintivi è un altro aspetto fondamentale per un Brand Manual dettagliato. Questi elementi possono essere icone, pattern, linee, forme, ecc. Il documento dovrebbe specificare come utilizzare correttamente questi elementi e fornire esempi di come possono essere applicati in diversi contesti.

Infine, il livello di dettaglio del Brand Manual deve essere definito. Questo può variare a seconda delle esigenze dell’azienda, ma è importante che il documento fornisca linee guida chiare e dettagliate su tutti gli aspetti dell’identità del brand, in modo che sia possibile mantenere una coerenza visiva e di comunicazione in tutte le attività aziendali.